Talvolta alcune persone mi rivelano di essere entrate in contatto con questa o quella scuola dove, a loro detta, si svolgerebbero lavori energetici “potentissimi” e dove gli insegnanti sarebbero “Maestri” con poteri magici di “altissimo” livello.
Come accade quando si ha a che fare con una medesima dinamica psicologica, i molteplici racconti che ho ascoltato in tal senso sembrano infinite varianti di un medesimo copione. Gli ingredienti narrativi sono sempre gli stessi.
È possibile farne un elenco sommario:
- L’incontro sensazionale con “il Maestro”, che ha generato impressioni fortissime, se non addirittura stati di coscienza alterati sin dai primi istanti.
- La credenza di aver incontrato una persona dal livello spirituale assolutamente straordinario (non mancano le allusioni ad una eventuale somiglianza con la figura del Cristo).
- Il ripetersi di “stati” ed esperienze molto forti nel corso delle lezioni, cosa che va a rinforzare la credenza di essersi imbattuti in un percorso spirituale “molto potente”.
- Il proliferare di sogni, segni, presagi, sincronicità, visioni, eventi pseudo-paranormali più o meno eclatanti e il presentarsi di un’accentuata sensibilità alle energie; tutti sintomi che, a partire dall’ingresso nella scuola, iniziano ad affacciarsi con sempre più frequenza nella vita del “discepolo”.
- La presunta scoperta di un legame profondo con la “scuola” e i suoi “Maestri”, derivante dal fatto che la sovrabbondanza di sogni e percezioni straordinarie, sembra riferirsi con insistenza al “Maestro” e in generale a simboli, personaggi e insegnamenti cui si fa riferimento nella realtà della “scuola”. Frequenti sono le presunte apparizioni (in sogno o in altre forme) del Maestro in persona o il verificarsi di eventi e fenomeni parapsicologici che vengono comunque interpretati come segnali, messaggi, messe alla prova o azioni “sottili” provenienti da quest’ultimo.
- Come si può dedurre da quanto detto, la persona finisce con l’attribuire al “Maestro” capacità e poteri di natura magica e sovrannaturale, subendo il duplice effetto di esserne da un lato intimorita, e dall’altro sedotta, attraverso la lusinghiera promessa di poter a sua volta, tramite l’insegnamento, entrare in possesso di tali facoltà.
- Generalmente si finisce con il credere che il “Maestro” sappia: 1 – viaggiare in astrale; 2 – comparire nei sogni; 3 – inviare messaggi telepatici o veicolati da segni, visioni, ed eventi pseudo-sovrannaturali; 4 – servirsi di entità, eggregore o altre forze dei mondi sottili per agire a distanza sui suoi allievi; 5 – indurre volontariamente stati di coscienza o emozioni particolari negli altri. Nel complesso si sviluppa nella persona la percezione che il “Maestro”, attraverso i suddetti poteri, sia sempre informato su tutto quanto accade nella sua vita privata e anche nella sua interiorità, e che sia pertanto impossibile nascondergli alcunché.
- Quest’ultimo fenomeno genera la massima soggezione nell’allievo e ha un ruolo molto importante nel suggellare quel vincolo fatto di timore e venerazione che lo lega al “Maestro”.
Fin qui tutto bene, nel senso che ognuno è libero di frequentare gli ambienti che gli pare. Il problema è che, dopo appena cinque minuti che converso con chi mi racconta cose di questo genere, mi rendo conto di due semplici cose:

1 – La persona, per sua stessa ammissione, sta male.
Dopo un primo periodo di infatuazione per la “scuola” e “il Maestro”, questa si è accorta di accusare crescenti disagi psichici e fisici e di un peggioramento complessivo non solo della sua salute psicofisica ma anche delle circostanze esteriori della sua vita: relazioni affettive e situazioni lavorative, dopo l’ingresso nella “scuola”, si sono fatte più problematiche o, addirittura, sono andate incontro a rotture definitive.
Sempre per sua ammissione, la persona rivela inoltre di aver notato che qualcosa non va nell’ambiente della “scuola” e nei comportamenti del “Maestro”: si sono palesate dinamiche relazionali manipolative, tossiche, abusanti, spesso condite dall’immancabile (è il caso di dirlo) componente della seduzione erotica tra “Maestro\a” e allievi\e di sesso opposto, sovente legittimata con l’argomento della “libertà” dell’amore spirituale e della “rottura degli schemi”.
Il disagio crescente porta al desiderio di lasciare la “scuola”, che però si scontra da un lato, con il timore di eventuali “punizioni” che il “Maestro” potrebbe mettere in atto grazie ai suoi poteri sovrannaturali, dall’altro con un residuo di fascinazione per le capacità straordinarie che il discepolo sperava di acquisire grazie alla “scuola”.
La persona resta spesso bloccata in un rapporto ambivalente simile a quello che lega a genitori o partner abusanti, la cui natura si esplicita in affermazioni del tipo: “Sì, molte cose non mi piacciono di quell’ambiente, ma penso di poter comunque apprendere ciò che di buono hanno da offrirmi …”; o anche: “Sì, ho riconosciuto che il Maestro sbaglia in alcune cose, ma è comunque una persona straordinaria, e se ci parlo penso di poterlo convincere a cambiare in meglio…”. Una forma camuffata della fantasia infantile: “Papà mi picchia, ma è pur sempre il mio papà. Forse un giorno riuscirò a cambiarlo…”.
Altre volte la persona riesce ad allontanarsi, ma resta comunque invischiata in una demonizzazione della figura del “Maestro” o dell’ambiente della “scuola”; sovente si convince di aver avuto a che fare con pericolosi “stregoni” o “maghi neri”, che grazie ai loro oscuri poteri, l’hanno soggiogata per un tempo più o meno lungo.

2 – E questo è il punto più eclatante: niente di ciò che di sovrannaturale la persona crede di aver visto nella “scuola” e nel “Maestro” è vero. Né nel bene, né nel male.
Già il semplice colloquio con chi riferisce simili esperienze, permette a chi ha un minimo di esperienza nel campo del lavoro psicologico di vedere con grande chiarezza che tutta la magia, gli effetti speciali, le apparizioni, le estasi mistiche e quant’altro, altro non sono se non fenomeni psicologici assolutamente scaturiti dall’inconscio della persona.
Come Jung spiega molto bene nei suoi trattati, l’inconscio ha un enorme potere, ed è in grado di materializzare ogni sorta di visioni, apparizioni e fenomeni “sovrannaturali” (compresa la levitazione degli oggetti fisici!).
Il fatto che queste esperienze abbiano sovente indossato le fattezze del “Maestro” o abbiano avuto curiose coincidenze con simboli, persone ed eventi legati alla “scuola”, è il semplice risultato di un processo di proiezione: l’inconscio ha preso a prestito l’immagine del “Maestro” per rappresentare aspetti archetipici del maschile interno, o della “Maestra” (o della “scuola”) per rappresentare aspetti archetipici del femminile interno.
È un po’ come quando in un sogno appare un conoscente nel ruolo dell’assassino che ci insegue, o dell’amante che ci seduce: non significa che il nostro conoscente sappia viaggiare in astrale e sia letteralmente “entrato” nei nostri sogni; significa solo che il nostro conoscente ha delle caratteristiche che si prestavano a rappresentare certi aspetti della nostra interiorità, come l’aggressività o una certa pulsione erotica.
La figura del “maestro spirituale” rappresenta un archetipo molto potente, perché tocca le immagini del Sacro Maschile e del Sacro Femminile interiori, immagini divine che nella simbologia cristiana sono associate a quelle di Gesù Cristo e Maria Maddalena e che possiedono una carica energetica elevatissima. Questo fa sì che, rispetto ad aspetti più superficiali della psiche, simili archetipi, una volta attivati attraverso la proiezione, possano produrre stati di coscienza superiori o, come dicevo, fenomeni simbolici capaci persino di muovere la realtà fisica che ci circonda, inducendo visioni, sincronicità e “segni sovrannaturali” di ogni genere.

Questi eventi sono effettivamente molto potenti e impattanti per la persona che li vive, sono realmente “magici” e altamente spirituali. Ma il punto è che sono prodotti dall’inconscio di quest’ultima e non dal “Maestro”, che è solo stato preso in prestito per far affiorare, tramite un’immagine esterna, aspetti interni che ancora dovevano essere riconosciuti.
È dunque vero che l’allievo ha vissuto un momento di crescita profonda, di elevazione spirituale e di apertura su mondi psichici ancora inesplorati, ma questo è stato un processo tutto interno, innescato dalla proiezione, e non il risultato dei poteri occulti di qualcun altro. Ecco perché tutto questo è così difficile da riconoscere: le esperienze vissute dalla persona sono autentiche, l’unica cosa che è falsa, è la convinzione che siano state prodotte da qualcosa all’esterno.
A questa osservazione, relativa alla dinamica psicologica che si è mostrata sempre identica in chi mi parlava di simili esperienze, si aggiunge dall’altro lato il riscontro empirico sulla realtà delle presunte “Scuole di Super Maghi”.
Ogni volta che, a seguito dei racconti uditi, ho verificato la natura della “scuola” e del “Maestro” (o dei “Maestri”) ho puntualmente riscontrato che nessuno, negli ambienti che mi venivano indicati, possedeva il minimo potere magico.
Il “Maestro” in persona non possedeva nemmeno le più elementari capacità di lavoro consapevole con l’energia, e non aveva alcuna forma di sensibilità o di intuito sottile, al punto da non essere nemmeno in grado di riconoscere un racconto veritiero da uno falso.
Non solo: gli insegnanti additati come “maghi” non erano nemmeno persone con un particolare livello di evoluzione psichica o spirituale. Generalmente, si è sempre trattato di persone assolutamente ordinarie, semplicemente provviste di una buona conoscenza intellettuale degli argomenti di cui parlavano e di una maschera da oratore ben rodata (spesso frutto non di un lavoro consapevole, ma di un accentuato tratto narcisistico del tutto inconscio).
L’unica capacità posseduta da simili personaggi (anche questa generalmente inconscia e frutto di traumi psichici irrisolti) è la spiccata abilità nel manipolare gli altri, tipica della modalità narcisistica. Ma si tratta di semplice manipolazione verbale, nulla a che vedere con l’impiego di chissà quali tecniche energetiche.
Questa capacità di manipolare consiste semplicemente nell’assecondare la proiezione che l’allievo produce da se stesso. Come ho spiegato prima e come io stesso so bene per esperienza, vista la mia professione, un insegnante si presta facilmente a diventare il contenitore proiettivo della parte di maestria interiore della persona e dunque ad essere investito delle forze magiche (queste sì, davvero) di cui l’inconscio dell’allievo dispone.

Se insegni nel campo delle discipline spirituali, è facile che gli allievi, per questo fenomeno di auto-suggestione, inizino a sognarti, ad avere l’impressione che tu abbia fatto o detto una certa cosa proprio per mandare loro un messaggio speciale, e dunque che tu sia “magicamente” al corrente di cosa accade nella loro vita privata. Se hanno intrapreso un serio lavoro spirituale e se sono persone con un certo “fuoco” interiore, inizieranno a confrontarsi con gli aspetti più potenti del loro inconscio, che potrebbero apparire sotto forma di “presenze”, “entità angeliche”, “demoni”, etc.. In generale la vita di chi ha intrapreso un processo di conoscenza di sé diventa magica e intrisa di eventi dal significato straordinario, che originano però dall’inconscio della persona, e sono messaggi del solo vero “Maestro”: il Sé. Ma se è avvenuto -come è normale che avvenga- il transfert proiettivo nei confronti dell’insegnante spirituale, tutti questi fenomeni potrebbero includere spesso l’immagine di quest’ultimo.
Se sei un insegnante, è possibile che le persone, proiettando su di te aspetti del loro Sé, provino una speciale infatuazione nei tuoi confronti, sentano di avere un legame speciale con la tua figura, ti vedano comparire in sogni e visioni, avendo l’impressione che tu possa intervenire in modi misteriosi nelle loro vite.
Un insegnante integro, quando si accorge di essere divenuto oggetto di simili proiezioni, non deve fare altro che decostruirle, riportando la persona a se stessa. Ad esempio, se un allievo o un’allieva mi riferiscono di avermi sognato e che nel sogno io rivelavo loro un messaggio speciale, sarà importante che io risponda: “È normale, il tuo inconscio ha preso a prestito la mia immagine per rappresentare una parte di te. Ma ovviamente non sono io, io non c’entro nulla: è la tua Anima che ti parla…”
Se invece uno volesse manipolare, consciamente o meno, l’esperienza dell’allievo a “suo vantaggio”, non dovrebbe fare altro che assecondare la tendenza naturale della proiezione a spostare fuori un contenuto che in realtà è dentro.
Allora un manipolatore, di fronte all’allievo o all’allieva che riferisca di averlo visto in sogno, non dovrebbe fare altro che tacere, e magari rivolgere un sorriso complice alla persona, come a dire “Eh, so bene di cosa parli. Questo è il nostro piccolo segreto…”. Potete comprendere come, anche un gesto così minimo, sia in grado di innescare una suggestione duratura e profonda, essendo caricato della forza delle istanze inconsce più potenti, che convinceranno la persona nel modo più profondo che il “Maestro appare nei suoi sogni”.
Ci vuole davvero poco, per apparire un “grande mago”. La persona ovviamente continuerà a sognare il “Maestro” e, poiché in realtà è il suo stesso inconscio che le parla, i messaggi che riceverà saranno sempre esatti, sempre riferiti in modo precisissimo a ciò che sta vivendo nel suo intimo.
Questo sembrerà confermare sempre più che davvero il “Maestro” è un mago potentissimo, che conosce i segreti della sua Anima e che nottetempo viaggia in astrale per illuminarla sul suo cammino.
Con quel piccolo gesto inziale di misteriosa complicità, il manipolatore si sarà assicurato che il funzionamento stesso dell’inconscio della persona lavori da quel momento in poi a suo favore, rinsaldando sempre più il suo ascendente e la sua “autorità magica”.

Questo è solo un piccolo esempio. Potete facilmente immaginare come, adottando sistematicamente un atteggiamento misterioso e allusivo, fingendo di sapere ciò che l’allievo crede lui sappia e assecondando volta per volta le sue proiezioni, il “Maestro” possa facilmente apparire come qualcuno che sa tutto di tutti e che dirige con sottili azioni energetiche il cammino di ognuno dei suoi allievi.
Se vi è capitato di imbattervi in simili situazioni, state tranquilli. Vi assicuro che, almeno qui in Italia, non esistono scuole aperte al pubblico dove si pratichi realmente la magia. Non avete incontrato né un Maestro Asceso, né una congregazione di pericolosi stregoni neri. Nessuno vi sta sorvegliando in astrale, nessuno ha potere di agire a livello sottile su di voi. Avete solamente trovato qualcuno con le capacità di un bravo venditore, sebbene in apparenza molto più straordinarie, perché amplificate dal potere che il vostro inconscio ha proiettato su di esse. Trattate ogni esperienza di carattere sovrannaturale in cui vi siete imbattuti come un vostro vissuto interiore e considerate che l’immagine del “Maestro” non è nulla di più che un simbolo della vostra maestria interiore, o di quelle parti psichiche maschile e femminile che Jung chiamava Anima e Animus.
Possibilmente dopo esservi allontanati dalla “scuola”, svolgete un buon lavoro psicologico con l’ausilio di un professionista che conosca la psicologia transpersonale. Punto.
Be safe.

CORSI IN PARTENZA
20 OTTOBRE – MILANO – MARIA MADDALENA E IL FEMMINILE CRISTICO (corso) – Primo Incontro | Info e prenotazione obbligatoria:(+39) 328 652 1616 –animeenuvole@gmail.com | Scheda descrittiva: clicca qui.
CORSI GIÀ AVVIATI A CUI È ANCORA POSSIBILE ACCEDERE
26 OTTOBRE– PONSACCO (PI) – I VANGELI COME MANUALE DI MAGIA BIANCA – Secondo incontro (dopo questo incontro le iscrizioni saranno chiuse!) | Info e prenotazione obbligatoria: (+39) 347 095 6885 o scrivere a: info@associazionealoha.org | Scheda descrittiva: clicca qui.
27 OTTOBRE – PONSACCO (PI) –VANGELO E RISVEGLIO DELLA COSCIENZA – Secondo incontro (dopo questo incontro le iscrizioni saranno chiuse!) | Info e prenotazione obbligatoria: (+39) 347 095 6885 o scrivere a: info@associazionealoha.org | Scheda descrittiva: clicca qui.
3 NOVEMBRE – PADOVA –VANGELO E RISVEGLIO DELLA COSCIENZA – Secondo incontro (dopo questo incontro le iscrizioni saranno chiuse!) | Info e prenotazione obbligatoria: (+39) 334 825 99 14 – eliseeloise.es@gmail.com | Scheda descrittiva: clicca qui.
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